martedì 18 dicembre 2018

L'Autore

Walter Ciusa è un filmaker italiano, ma è soprattutto un dandy, che coglie con proficuità le occasioni che lo stato delle cose gli offre. La disoccupazione e il progressivo depauperamento della società italiana, creano incredibili possibilità di studio dei comportamenti umani.
The Human Film- Biografilm/Venice Film Festrival -  è il suo primo biopic, interamente incentrato sulla vita di un ex marine americano, approdato in Italia negli anni 80,  che Ciusa ha letteralmente pedinato dal 1998 al 2011. Regista e attore sono poi stati chiamati come ospiti alle "Invasioni Barbariche" nella puntata "Vite da Lebowsky".
"Dante, uomo di strada: "l'erotico-eretico" è il secondo biopic- Biografilm 2012". Questa volta il mattatore, anche lui letteralmente pedinato dal 1998 al 2011, è un'artista alcolizzato, ossessionato dalla lingerie femminile e da improbabili performance nichiliste.
Ciusa, ormai un abituè al Venice Film Festival, ha realizzato numerose inchieste e interviste sempre dall Mostra del cinema:
"Sulle orme di Quentin Tarantino e alla ricerca dei generi perduti" è un'inchiesta sulla morte del cinema di genere, con i contributi di Tinto Brass, Squitieri, Aselma dell'Olio, Claudio G. Fava, Marco Giusti, Giulio Questi e tanti altri; più un centinaio di interviste a personaggi del mondo del cinema tra cui Emir Kusturica, Abel Ferrara, Italo Moscati, Alberto Crespi, Marco Giusti, Abel Ferrara, Adriana Asti, Ron Mann, Tinto Brass, Nela Lucic, Caterina Murino, Gregorio Napoli, Mario Monicelli, Pasquale Squitieri, Tatti Sanguinetti, Valerio Caprara, Gianni Amelio, Maria de Medeiros e tanti altri.
Sua è anche l'ultima intervista che Alberto Sordi ha rilasciato, prima di lasciarci nel 2003.
Ha inoltre ideato e realizzato un evento pop: il primo matrimonio in uno stadio al mondo, mandato in onda sulle reti  Mediaset e Canal Plus...
Ultimamente ha ricevuto una premio speciale dalla giuria presieduta da Matteo Garrone in occasione di Storie-videocontest, evento organizzato dal Future Film Festival in collaborazione con il Resto del Carlino ed il gruppo Edison.
C'era una volta Gianpierino di Walter Ciusa
Motivazioni della giuria presieduta da Matteo Garrone:  "per la simpatica originalità del personaggio in questione, raccontato attraverso un linguaggio documentaristico che ben si adatta alla narrazione di un curioso voyeur, il quale sia nel nome che nelle ricorrenti manie sembra ricordare uno dei tanti anti-eroi di zavattiniana memoria, un "pedinatore" personificato: come diceva lo scrittore emiliano "I poveri sono matti".
Ha anche collaborato con testate giornalistiche nazionali, e vanta esperienze da videogiornalista.


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